Aree target

La sperimentazione del progetto LIFE BEEadapt interessa 5 aree pilota: il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano (Toscana ed Emilia-Romagna); la Riserva naturale “Montagna del Torricchio” (Marche); le aree naturali protette di Roma Natura, le aree urbane del Comune di Aprilia e le aree agricole dell’Agro Pontino (Lazio). 

Toscana ed Emilia-Romagna

Parco nazionale dell’Appenino tosco-emiliano

Dal binomio ambiente naturale ed antropizzazione nasce il mosaico di paesaggi che caratterizza il territorio del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Il territorio si sviluppa per oltre 26.000 ettari dal crinale appenninico che separa le Regioni Emilia-Romagna e Toscana sino al territorio collinare delle provincie di Reggio Emilia e Parma, sul versante emiliano, e delle provincie di Lucca e Massa Carrara, nel versante toscano. LIFE BEEadapt, nell’area del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, si propone di ridurre la vulnerabilità del territorio ai cambiamenti climatici colmando le lacune temporali e spaziali nella disponibilità di fonti di alimentazione e di rifugio per gli impollinatori. Le aree di intervento previste sono: l’area di gestione agricola dell’erba medica e più in generale dei foraggi utilizzati per l’alimentazione delle vacche da latte per la produzione del Parmigiano-Reggiano; l’area dei castagneti e le brughiere a mirtillo. I risultati attesi dall’applicazione del progetto prevedono: la ricreazione di 599ha di prati, castagneti e zone di mirtilli; la realizzazione di 15.000 mq di nuove infrastrutture verdi; l’installazione di 160 rifugi per impollinatori; il coinvolgimento di 11 aziende agricole.

Marche

Montagna del Torricchio nelle Marche

L’area è caratterizzata da aree montane naturali e rurali. Si trova lungo la dorsale montuosa dell’Appennino umbro-marchigiano dell’Italia centrale, tra i 750 e i 1.600 m s.l.m. l. Si estende su 8500 ettari. Comprende tre siti Natura 2000. Le morfologie sono costituite da valli profonde e interrate, delimitate da pendii molto ripidi, che nelle zone sommitali si addolciscono formando altipiani pianeggianti o poco ripidi. La vegetazione è composta da diverse praterie secondarie (pascoli e prati da fieno), boschi di latifoglie (faggete, carpini neri e querce bianche) e coltivi. Le praterie sono caratterizzate da attività zootecniche, ma anche da siti a bassa intensità di disturbo o totalmente abbandonati. L’attività agricola si basa sull’allevamento di ovini e bovini. Il clima è submediterraneo, caratterizzato dall’alternanza di stress invernale freddo e stress estivo di siccità. L’area è caratterizzata da aree montane naturali e rurali. L’area di intervento è complessivamente di 1,21 Km2 e la copertura del suolo è costituita da pascoli, prati di fieno sfalciati annualmente, boschi (0,12 Km2) e seminativi. I risultati attesi dall’applicazione del progetto prevedono: la ricreazione di 60ha di prati; la realizzazione di 5000 mq di nuove infrastrutture verdi; l’installazione di 10 rifugi peri impollinatori; il coinvolgimento di 4 aziende agricole.

Nel Lazio le attività coinvolgono ambienti naturali (le aree protette di Roma Natura); gli ambienti urbani (comune di Aprilia) e ambienti agricoli (Agro Pontino)

Lazio

Aree protette di Roma Natura

RomaNatura gestisce oltre 16.000 ettari di natura protetta che ricadono interamente nel territorio di Roma: 9 Riserve Naturali, 2 Parchi Regionali, 5 Monumenti Naturali più una Riserva Marina, l’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno (1.378 ettari, 6 miglia al largo tra Ostia e Torvaianica). La ricchezza del territorio gestito dall’Ente è immensa. Il suo vero tesoro è rappresentato da nicchie ecologiche che contano la presenza di oltre 1000 specie vegetali, 5000 specie di insetti e altre 150 specie fra mammiferi, uccelli, anfibi e rettili. I risultati attesi dall’applicazione del progetto prevedono: la ricreazione di 220ha di prati; la realizzazione di 15.000 mq di nuove infrastrutture verdi; l’installazione di 150 rifugi per impollinatori; il coinvolgimento di 5 aziende agricole.

Le Riserve Naturali dell’Ente Roma Natura coinvolte dal progetto LIFE BEEadapt sono:

  1. la Riserva Naturale di Decima Malafede racchiude nei suoi oltre 6000 ettari di estensione, una porzione di Campagna Romana compresa tra il settore sud-occidentale della città, il Vulcano Laziale e la costa tirrenica. Si tratta dell’area protetta più estesa del sistema gestito dall’Ente Romanatura e si caratterizza per la presenza di aree ad elevato interesse naturalistico, paesaggistico e storico-archeologico;
  2. la Riserva naturale Valle dei Casali un corridoio verde all’interno di un’area urbana, la cui vegetazione è il risultato dell’uso del suolo prevalentemente agricolo, della presenza di una fitta rete di fossi, del fiume Tevere e dell’adiacenza con aree urbanizzate della città;
  3. la Riserva Naturale della Tenuta dei Massimi ha un’estensione di 868 ettari circa e si sviluppa ad ovest delle ultime propaggini edificate di Roma nei quartieri Corviale, Borgata del Trullo  e della Pisana. Il paesaggio dell’area protetta è scandito da dolci rilievi incisi dal reticolo idrografico del Fosso della Magliana. E’ l’aspetto tipico della campagna romana in cui vaste aree pianeggianti occupate prevalentemente da coltivi e prati-pascoli, si alternano a colline e piccole valli laterali ricoperte, sui versanti più ripidi, da formazioni boschive.

Gli interventi del progetto LIFE BeeAdapt prevedono l’applicazione di metodologie per il monitoraggio degli impollinatori e per la valutazione dei servizi ecosistemici legati all’impollinazione negli agroecosistemi; sono previsti inoltre interventi finalizzati ad aumentare l’eterogeneità ambientale attraverso tecniche di pianificazione sostenibile nelle aree rurali e urbane.

Aree agricole dell’Agro Pontino

Comune di Aprilia

Il territorio è sede di areali e produzioni DOC, DOP, IGP e ricco di risorse naturali. Qui verranno messi a punto interventi multiobiettivo, in grado di accrescere l’idoneità del territorio per gli impollinatori ma al contempo finalizzate ad avere funzioni di sensibilizzazione e a rispondere ad esigenze di fruizione degli spazi verdi da parte della cittadinanza. I risultati attesi dall’applicazione del progetto prevedono: la ricreazione di 84ha di prati; la realizzazione di 15.000 mq di infrastrutture verdi; l’installazione di 60 rifugi per impollinatori; il coinvolgimento di 5 aziende agricole.

Pianura Pontina

La Pianura Pontina è un’area vocata per l’agricoltura orticola, frutticola e vitivinicola oltre che per altre colture e rappresenta la terza provincia italiana per turn over agricolo – questa attività agricola intensiva genera insieme ai cambiamenti climatici un fattore di rischio per gli impollinatori. Gli interventi del progetto LIFE BEEadapt prevedono sia la realizzazione di nuove infrastrutture verdi, come i transetti di floricole mellifere selezionate dall’Università di Camerino, che l’adozione di pratiche colturali in grado di tutelare le popolazioni di impollinatori, anche attraverso la sperimentazione di alcune misure previste dalla nuova Politica Agricola comune (PAC). I risultati attesi dall’applicazione del progetto prevedono: la ricreazione di 866ha di prati; la realizzazione di 10.000 mq di nuove infrastrutture verdi; l’installazione di 85 rifugi per impollinatori; il coinvolgimento di 7 aziende agricole.

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