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Gli scenari climatici nelle aree protette di Roma

Negli ultimi decenni, nelle Aree protette di Roma, si è registrato un aumento delle temperature medie (1,7-2,0°C), ben al di sopra dell’incremento globale di 1,5°C, accompagnato da periodi siccitosi prolungati e ondate di calore più frequenti. Questi cambiamenti climatici influenzano la distribuzione degli impollinatori, provocando perdita di habitat e la scomparsa locale delle specie. Essendo ectotermici, questi organismi rappresentano un esempio diretto di come le variazioni di temperatura e precipitazioni possano aggravare lo stress e la mortalità. Anche le piante da cui dipendono ne risentono, rischiando di modificare i cicli fenologici o di scomparire, causando disallineamenti temporali che riducono la disponibilità di risorse alimentari. 
 
I climatologi sviluppano “scenari” climatici futuri basati sulle strategie di mitigazione adottate, che spaziano da una transizione completa verso energie rinnovabili a un uso continuativo dei combustibili fossili. I “modelli di distribuzione” delle specie possono essere utilizzati per analizzare gli effetti sulla biodiversità, illustrando come le loro distribuzioni potrebbero cambiare in base agli scenari climatici e alle condizioni ambientali. 

Un quadro preoccupante emerge dai risultati dei modelli di distribuzione applicati agli impollinatori delle Aree Protette di Roma. Le mappe di idoneità climatica, sia nello scenario ottimistico che in quello pessimistico, evidenziano un generale declino nella ricchezza di impollinatori, con una riduzione più marcata nel secondo scenario. Solo ristrette zone mostrano una stabilità o un aumento nel numero di impollinatori, mentre vaste aree presentano una perdita di queste specie. Tale quadro suggerisce che, sebbene le tecniche di mitigazione delle emissioni possano ridurre gli effetti negativi sugli impollinatori, potrebbero non essere sufficienti per garantirne la conservazione. Risultano quindi fondamentali interventi sul campo, come quelli messi in pratica dal progetto BeeAdapt, quali l’attuazione di pratiche agricole sostenibili e l’aumento delle piante nutrici. 

Testo a cura di: Dino Biancolini e Marina Baldi, CNR – Istituto per la BioEconomia

Fonti:

Guisan, A., W. Thuiller, and N. E. Zimmermann. 2017. Habitat Suitability and Distribution Models: With Applications in R. Page Habitat Suitability and Distribution Models. Cambridge University Press, Cambridge. 
Fick, S. E., and R. J. Hijmans. 2017. WorldClim 2: new 1-km spatial resolution climate surfaces for global land areas. International Journal of Climatology 37:4302–4315. 
Vasiliev, D., and S. Greenwood. 2021. The role of climate change in pollinator decline across the Northern Hemisphere is underestimated. Science of The Total Environment 775:145788. 
GBIF.org. 2023a. Apoidea. Global Biodiversity Information Facility. https://www.gbif.org/occurrence/download/0060344-231002084531237. 
GBIF.org. 2023b. Lepidoptera. Global Biodiversity Information Facility. https://www.gbif.org/occurrence/download/0060342-231002084531237. 

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